Libro “L’Angelo di Susan” – “Un destino crudele” di Arnaldo Lo Tufo.
Introduzione di Paola Lo Prete
La famiglia è stata parte integrante dei principali fattori di cambiamento della società italiana.
In Italia tra quindicesimo e diciassettesimo sec, nel settentrione e nel centro si verificò la frattura fra città e campagna: nelle campagne si diffusero le famiglie multiple per rispondere alle esigenze agricole.
Un profondo processo di modificazione della sua struttura diventò visibile nel corso del Novecento; con la prima guerra mondiale si ebbe una lacerazione delle famiglie con gli uomini al fronte e le donne a casa, ecco perché nel primo dopoguerra aumentò il desiderio di famiglia.
Il fascismo e la Chiesa cavalcarono quest’onda di desiderio in chiave di restaurazione e mantenimento dell’ordine da qui la struttura famigliare fu investita da un’infinità di norme: la tassa sul celibato, i premi di matrimonio e natività, i privilegi delle famiglie con prole ed i sussidi per le famiglie numerose.
Alla fine degli anni Trenta ci fu un nuovo protagonismo sociale ed anche per le donne l’accesso a determinate carriere come l’insegnamento; aumentò la scolarizzazione.
Dopo il 1948 compare un numero consistente di separazioni ed il tasso di nascite inizia a scendere.
La famiglia di oggi si differenzia da quella patriarcale che richiedeva la presenza di nonni, genitori, numerosi figli e nipoti, oggi si tende a nuclearizzarla ed il ruolo sociale della donna è diverso; a partire dagli anni Settanta si nota una disaffezione nei confronti della famiglia tradizionale, si verificano notevoli cambiamenti dall’epoca d’oro del matrimonio all’alba della convivenza, dalla centralità del bambino a quella di coppia e da un modello unico di famiglia a pluralità di forme famigliari.
Paola Lo Prete